27 gennaio 2018



Il fascismo, il nazismo, l'olocausto ci sembrano sempre delle cose lontane, che sono capitate in un periodo buio e non possono capitare più. Queste piccole pietre invece, più di ogni altra cosa ti fanno capire che il nazifascismo era molto più vicino a noi di quello che sembra, nella nostra vita di tutti i giorni.

Solo nel mio quartiere, Piola, Città Studi a Milano ce ne sono quattro, una in Via Stradella, una in Via Plinio, una in Via Lombardia e una in Via Spontini.

A due passi da casa mia le persone venivano portate via e non tornavano più a casa, neanche in una bara.

Lì dove spesso andiamo a prendere una pizza (il primo "Spontini" in Via Spontini), che dicono sia la più buona di Milano ma non è vero, almeno non più, hanno portato via una persona, un italiano, una persona che è nata e vissuta qui, solo perché la pensava diversamente, o perché era di origine ebrea, rom, sinti, omosessuale, disabile. Ieri erano gli ebrei, oggi i migranti, domani saranno le persone con gli occhi azzurri, dopo domani sarai tu. La paura ingiustificata e l'ignoranza trovano sempre uno sfogo se non sono combattute.

La pietra nella foto è stata posata qualche giorno fa in Via Lombardia e la notte stessa è stata sfregiata, molto probabilmente dagli stessi vigliacchi che qualche mese fa hanno vandalizzato un'altra pizzeria, Little Italy in Via Tadino, solo perché è una pizzeria gay friendly.

Hanno marchiato la vetrina e i muri, proprio come si faceva poco tempo prima che le persone iniziassero ad essere portate via per non tornare più.

Per questo, così come quella volta ho pubblicato l'articolo sulla pizzeria su Facebook, dicendo a tutti di andarci, perché è quella la vera pizza al trancio più buona di Milano, ora pubblico la foto di questa pietra. Vi invito ad andarle a cercare, sono molto importanti per capire cos'è stato e cosa potrebbe essere ancora se abbassiamo la guardia.

Perché ogni volta che qualcuno cerca di cancellare o dimenticare la storia noi dobbiamo impegnarci affinché le persone intorno a noi mantengano viva quella memoria.







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