1 giugno 2011


Anche se ho rubato il titolo di una sua canzone, Giuliano Palma non c'entra nulla.

Lunedì prossimo la Apple presenterà il suo nuovo servizio cloud. Preparatevi, perché da quel momento il mondo non sarà più lo stesso.

Sto esagerando? Non credo.

Ma cos'è il cloud? Io non sono un esperto di informatica, per cui non posso fare una descrizione tecnica, ma immaginate di avere un hard disk sempre disponibile ovunque andate, che però non occupa spazio su nessun supporto. Questo, con una definizione assolutamente semplicistica, è il cloud (accetto puntualizzazioni da eventuali esperti).

Ora parliamoci chiaro, Apple non ha inventato nulla, perché già altri come Amazon e Telecom hanno presentato il loro servizio cloud. Anzi la concezione di cloud è già presente da molti anni nella rete.

I servizi di streaming come Youtube o Myspace o moltissimi altri sono dei progenitori del concetto. Google nel suo piccolo è già da un po' di tempo che adotta questa tecnologia, con Google Office e Documents. Io nel quotidiano da anni uso la mail come banca dati per avere sempre disponibili cose utili, come un file che non posso salvare perché non ho con me una chiavetta, siti interessanti ecc, le bozze della mia mail sono piene di roba. Forse si può dire che fin dalla prima concezione della rete era presente l'idea del cloud. Difatti la rete è una banca dati sempre diponibile ovunque, per esempio wikipedia è un'enciclopedia che non occupa spazio e che è sempre diponibile. L'unica differenza fra allora e oggi è la diffusione, la velocità e la capacità della rete, tre elementi che permettono uno sviluppo infinito di questo "concetto".

L'unico merito di Apple come al solito sarà sicuramente quello di tracciare una strada "definitiva".

Ora lo spazio disponibile per il cloud non è ancora elevatissimo, quello che si è visto in giro fino ad ora corrisponde a poco più di una chiavetta usb, o un ipod. Provate a immaginare l'applicazione di questa cosa alla musica portatile.

Facciamo insieme questo esercizio di immaginazione:

Immaginate di dover fare un lungo viaggio in aereo, e durante il viaggio volete ascoltarvi la vostra musica, immaginate di averla archiviata tutta nella vostra "nuvola" online, insieme con un servizio di player integrato. Immaginate di avere un posto con schermo, collegato a internet. Andate alla vostra nuvola, attaccate gli auricolari e ascoltate tutta la vostra musica. Che ve ne fate dell'Ipod?

Immaginate di poterci mettere tutti i vostri ebook e di poterli leggere ovunque senza averli archiviati sull'ipad o sul kindle.

Immaginate di non dover più scaricare le applicazioni per il vostro ipad o iphone e di poterle utilizzare direttamente online.

Immaginate di non dover più istallare office sul vostro computer, ma di poterlo utilizzare direttamente sulla nuvola.

Immaginate di avere una connessione molto più veloce di quella che avete ora, molto più della velocità di esecuzione di un Intel Core-duo, e di avere uno spazio molto più grande di quello che offrono ora i servizi cloud, che vi permetta di utilizzare Photoshop, AS400, SAP,  o qualsiasi altro programma di lavoro, direttamente online, con relativo archivio files.

Ora immaginate di non avere più bisogno di un computer per fare le vostre cose, per lavorare. Immaginate di non avere più l'ipod, l'ipad, l'iphone, il kindle, il telefonino, e di avere solo un'interfaccia,  che vi permetta di gestire il vostro computer virtuale con cui potete fare tutto quello che fate con tutti questi strumenti.

Avete capito perché da lunedì il mondo non sarà più lo stesso?

Se poi vogliamo azzardare un ulteriore salto nel futuro e ci aggiungiamo la visione  del bellissimo libro "La luce del passato" di Arthur C. Clarke e di altri autori di fantascienza, con sistemi impiantati che permettono la navigazione senza alcun supporto...  ( già ci sono già da un po' apparecchi per l'orecchio con collegamento bluetooth per il telefono).

A vederlo così il nostro internet sembra davvero lo Skynet  descritto da James Cameron in Terminator.

Prima soppianta alcuni oggetti (libri, cd, carta), poi alcune mansioni (all'interno della pubblica amministrazione, delle biblioteche e molte altre),  poi addirittura soppianta le macchine che l'hanno creato...
chi sarà il prossimo?

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