24 giugno 2011
By Luca Doldi on venerdì, giugno 24, 2011
Chi mi conosce sa come la penso sulle reunion dei gruppi: BASTA!
Perché se un giorno hai deciso di mettere la parola fine su un progetto è perché qualcosa non funzionava più. A distanza di anni, i rapporti personali possono essere tornati quelli di prima, ma il progetto è chiuso, non ci sono più le motivazioni che avevi prima, non c'è più la voglia di sputare il sangue per quel progetto, puoi trovare un compromesso, ma non può tornare a funzionare come prima. Quindi diventa la celebrazione di un'amicizia, di un qualcosa che è stato e ti lega a delle persone, al pubblico ma che non ha più niente da offrire di vivo, di vibrante, di fresco.
C'è chi lo fa per soldi, chi lo fa perché non riesce a rinunciare alla droga del palco, chi lo fa per una sana passione, per gli amici per il pubblico. La maggior parte appartiene alla prima categoria, poi c'è la seconda e pochissimi appartengono alla terza.
Non sono mai andato a vedere concerti di band riunite, sia per principio, ma anche per motivazioni personali. Capita che una band sia stata la colonna sonora di un certo periodo della tua vita e poi te la sei lasciata alle spalle perché sei cresciuto i tuoi ascolti sono cambiati. Però te la porti nel cuore come qualcosa di mitico, qualcosa che ti ha fatto crescere. E' qualcosa legato a quel periodo a quell'età, in cui magari quella band ti sembrava la più forte del mondo, ma in realtà non era così, erano solo le emozioni che ti regalava che te la faceva credere incredibile.
Poi la band sciolta si riunisce e torna in tour, ma non sarà mai come te la ricordavi, non sarà mai come te l'aspetti, sia che tu l'abbia già vista dal vivo sia che tu non l'abbia mai vista. Nel 99% dei casi ti troverai di fronte a una band che recita, che fa il compitino, che magari ce la mette ancora tutta, che sembra sempre quella di una volta, ma comunque è sempre la cover band di sè stessa, non è più arte, è solo spettacolo, divertimento, celebrazione.
Negli anni ho rinunciato a diversi concerti reunion, uno su tutti quello dei Rage Against the Machine, perché sono un gruppo che 15 anni fa era una bomba, una roba mai sentita prima, per me hanno significato tantissimo. Li vedevo come musicisti incredibili (in realtà poi non è che siano così incredibili...), ho coverizzato alcuni loro pezzi con vari gruppi, li ho visti al Forum di Assago per il tour di Battle of Los Angeles. Non sono voluto andare perché sapevo che sarei rimasto deluso, che non avendo più 16/17/18 anni, quando andavo a vedere 3 concerti all'anno (adesso ne vedo 3 al mese), non sarebbe stata quella cosa incredibile che è stata 15 anni fa, non avrebbero più avuto per me quell'aura di gruppo interplanetario che avevano in quel periodo. Così come i Faith no More, anche se non li avevo mai visti. I gruppi vanno visti quando sono in attività nel loro periodo storico, quando sono nel pieno della loro creatività, quando c'è un progetto vivo. Se no sono solo figurine, pose... diventa un varietà.
L'unico sconto che concedo è nel caso in cui la band ritorni con un gran disco, ma guarda caso non succede quasi mai. In questo senso l'unica reunion che sembra funzioni ora sono gli Skunk Anansie, che da quando sono tornati insieme hanno tirato fuori solo dei gran pezzi e un disco che fa onore alla loro carriera, ma non li ho visti dal vivo...
Negli ultimi 7 giorni , ho infranto la mia regola ben due volte, una involontariamente l'altra volontariamente. Ma in tutti e due i casi, anche se i gruppi e il tipo di reunion sono di natura totalmente diversa l'uno dall'altro, il mio pensiero si è rafforzato. Quella involontaria sono stati gli Stooges prima dei Foo Fighters al Rock in Idrho. Per carità massimo rispetto per Iggy Pop, ma cos'era quella roba? L'unico che si è barcamentato sul palco perché fa sempre le stesse cose, è stato l'Iguana, ma gli altri una pena, sembrava di vedere una banda di liscio della riviera, il batterista ogni quattro colpi ne perdeva uno, sembrava dovesse morire da un momento all'altro, gli altri era già tanto se sono riusciti a stare in piedi per tutto il concerto. Un concerto che più molle non poteva essere, se non fosse stato per le solite pose di Iggy avrei potuto tranquillamente dormire.
Quella volontaria sono stati i Boysetsfire ieri sera. Ho deciso di andarli a vedere per passare una bella serata, perché costava poco e perché alla fine ci si credeva poco al loro scioglimento, infatti è durato poco. Ma anche lì il progetto è finito. Infatti ieri ho visto una band stanca, molle. Onesti, sinceri e veri come sempre, ma non c'era quella roba lì... io li ho visti anni fa, sempre al Rock in Idro, per il loro "ultimo" tour, e sembrava dovessero esplodere in mille pezzi da un momento all'altro, c'era gente che volava da tutte le parti. Ieri non sono riusciti neanche a far muovere il pubblico (complice anche il volume non adeguato), se non sugli ultimi due pezzi.
Alla luce di queste due esperienze, continuerò ad evitare i baracconi dei reunion tour, senza un minimo di dispiacere.
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