3 dicembre 2012


Sabato 1 dicembre a Torino, si è svolto il concerto dei Black Keys con super special guest i Maccabees.

Mesi fa, all'annuncio che i Maccabees avrebbero accompagnato il duo in questo tour mi precipito sulla pagina di Ticketone ad acquistare i biglietti.

Non credo avrei affrontato la trasferta da Milano a Torino solo per i Black Keys, che sono un grande gruppo, sono famosi, sono bravi,  ma non sono  il mio gruppo preferito. Invece uno dei gruppi che mi piace di più al momento è proprio quello che a loro faceva supporto, per l'appunto i Maccabees.

Un gruppo che è già passato in Italia da headliner, candidato al Mercury Prize, osannato dalla critica mondiale, con un singolo e un album nella classifica dei top 100 europei. Non proprio gli ultimi arrivati.

i Maccabees delusi dal premio di consolazione al Mercury Prize


Peccato che non mi sia stato possibile assistere alla loro esibizione (se non per un paio di pezzi), per una comunicazione di orario errata.

Oltre a questo ci sono anche un altro paio di questioni che vorrei affrontare. Ma partiamo dalla prima:

ORARIO.

Fino a qualche anno fa, l'orario di inizio dei concerti era uno e quello rimaneva, inizio alle 21. Prima i gruppi di supporto e poi l'headliner, che spesso si faceva anche aspettare.

Tant'è che la frase classica che si diceva era "Ma sì, andiamo con calma per le 21 tanto prima ci sono i gruppi di supporto".

Ora sui biglietti c'è sempre e comunque scritto inizio ore 21.00, ma non si sa mai quando incomincia veramente il concerto. Lo si sa il giorno prima se il promoter vuole specificarlo sulla sua pagina facebook altrimenti si va a braccio.

Un paio di giorni prima del concerto mi arriva una mail da Ticketone che dice:

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"Inizio spettacolo ore 21.00"

Vista la specifica dell'apertura cancelli e dell'orario, la vicinanza al giorno del concerto e nessun avviso del tipo "l'orario d'inizio potrà subire variazioni" o "l'orario è indicativo", io lo considero un orario "ufficiale".

Sabato parto per tempo in modo da arrivare con un anticipo adeguato per poter fare la coda per ritirare i biglietti (altra questione che affronterò dopo). Un po' di problemi per trovare parcheggio, ma comunque sono in tempo, scendo dalla macchina alle 20.15, davanti al viale d'ingresso, passo davanti all'ingresso del Palaolimpico e sento i Maccabees che stanno già suonando.

Imprecazioni a raffica, mi precipito verso la biglietteria, per fortuna non c'è coda, ritiro i biglietti e il più velocemente possibile entro al Palaolimpico alle 20.30. Tempo di capire da che parte devo andare, avevo un biglietto per le tribune non numerate (anche questa è una questione che affronterò dopo), arrivo a un posto secondo me adeguato, sento tre pezzi e il concerto dei Maccabees è finito alle 20.55 circa. Altre imprecazioni.

Com'è possibile, a che ora hanno iniziato?

Il giorno successivo, vado sulla pagina facebook di Vivo per controllare se c'è qualche indicazione. Non avevo potuto farlo prima, perché sono stato in giro tutto il giorno sia venerdì che sabato e sulla app di facebook gli aggiornamenti delle fan page non si vedono.

Sulla pagina di Vivo il 30 novembre viene indicato inizio Maccabees ore 20.30, Black Keys ore 21.30.

Chi si occupa della vendita dei biglietti indica un orario e il promoter il giorno dopo un altro?

Chiedo informazioni sull'orario di inizio dei Maccabees perché evidentemente non hanno iniziato alle 20.30 e un ragazzo presente al concerto mi risponde che hanno iniziato alle 20.00.

Allora anche l'indicazione di Vivo Concerti è sbagliata, sebbene con uno scarto minore.

E' così difficile dare un'orario di inizio che sia giusto? Se vado a vedere uno spettacolo teatrale o uno di danza divisi in due parti, l'orario di inizio è uno e uno solo, è preciso (al massimo inizia con qualche minuto di ritardo) e corrisponde all'inizio della prima parte, perché per i concerti non è così?

A quel punto decido di richiedere un rimborso parziale anche solo per principio, e come "segnalazione". Perché ho perso una parte di concerto per un'indicazione sbagliata e soprattutto ho pagato 14 euro (per due biglietti, c'era anche un'altra persona con me) di diritti di prevendita e commissioni di servizio per un servizio che non è stato adeguato:

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Attendo risposta. Vi farò sapere.

Per alcuni di voi che vanno a un concerto all'anno, potrà sembrare ridicolo chiedere un rimborso per un gruppo di supporto, ma per altri come me che assistono a un gran numero di concerti durante l'anno (circa 3 o 4 al mese) e ci spendono discrete somme, la presenza di un gruppo di supporto può fare la differenza e può essere addirittura più importante della band headliner. Soprattutto pretendo che per quasi 40 euro a testa, quando invece il biglietto per il concerto ne costerebbe 32, le indicazioni per assistervi siano perfette sia da parte del promoter,  che da parte di chi si occupa della vendita dei biglietti.

Nel caso Ticketone non avesse informazioni certe sugli orari dei concerti dovrebbe limitarsi a rimandare alla pagina del promoter senza annunciare orari a caso.

BIGLIETTI.

Perché posso prendere il treno con un sms sul telefono, posso prendere un AEREO con una mail stampatama per un concerto sono costretto a fare la fila in cassa, o a spendere 10 euro per farmi spedire il biglietto fisico a casa?

Ribadisco, se spendo il 22% , VENTIDUE PERCENTO,  rispetto al costo base del biglietto per prevendita e costi di servizio, perché poi devo fare anche la coda, come se il biglietto lo acquistassi in loco?

Molti vogliono il ricordo del biglietto, anche se ormai i biglietti per i concerti sono tutti uguali, ma perché non dare la possibilità a chi vuole di poter entrare con un biglietto "virtuale"?

POSTI PARTERRE/TRIBUNE.

Che senso ha per un concerto del genere fare biglietti divisi fra parterre e tribune?

Sicuramente per questioni di sicurezza, credo, e va bene. Ma non capisco con che criterio sono divisi visto che sotto era mezzo vuoto e sopra non c'era un posto a sedere.

Forse perché chi ha il biglietto tribune non può andare nel parterre e invece chi ha il biglietto parterre può andare sulle tribune (non numerate), perché nel secondo caso non ci sono controlli?

Una persona che ha preso il biglietto per il parterre, ma si vuole riposare un po' o vuole vedere il concerto comodo perché c'è troppa ressa sotto al palco, può andare a sedersi sulle tribune, invece io che ho il biglietto tribuna (preso perché non c'era altro, io non guardo mai un concerto seduto, se non in teatro) non posso sedermi e non posso neanche scendere.

Inoltre poco prima dell'inizio del concerto la sicurezza ha fatto spostare tutti dalla balaustra della tribuna, dicendo che non si poteva stare. Io ho fatto presente che non c'era posto a sedere, ma mi è stato detto "di posto ce n'è, gira un po' il palazzetto e di posto ne trovi", ma davvero di posto non ce n'era.

Allora esasperato dalla situazione, (Cosa avrei dovuto fare, sentirlo da fuori?) appena si sono spente le luci mi sono intrufolato nel passaggio per il parterre.

CONSUMAZIONI

Ultima questione ormai risaputa, ma mai troppo contestata.

Non mi è permesso portare bevande (bottiglie, lattine, al massimo bottiglie di plastica senza tappo) all'interno per questioni di sicurezza e va bene e non mi è permesso neanche uscire dal luogo del concerto per prendere qualcosa.

Ma perché tutte le volte bisogna spennare gli spettatori facendo pagare un'acqua 2 euro, una birra da 33cl 4 euro e una bibita 3 euro?

Questo mio articolo non vuole essere una polemica fine a sé stessa, o il piagnisteo di un bambino (di 32 anni, con 15 anni di esperienza fra concerti fatti e visti) che non è riuscito a vedere il suo gruppo preferito.

Tutte le volte dopo i concerti, complice l'emozione, la bravura della band, il bel momento passato, i commenti entusiasti, le recensioni gloriose, si tende a dimenticare queste piccole cose.

Per questa volta invece saranno l'unica cosa che racconterò di questo concerto. Non me ne vogliano né i gruppi (che dubito fortemente leggano questa recensione) né Vivo Concerti, che è solo una delle tante parti coinvolte in questo tipo di problematiche, e domani potrebbe essere un altro promoter ad essere coinvolto. Questo articolo vuole essere solo uno stimolo a migliorare questi aspetti , alcuni con soluzioni più immediate e semplici, altri un po' più complicati, ma tutti importanti per la perfetta riuscita di un evento che è una delle esperienze più belle nella vita di una persona.



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