5 febbraio 2013


Vi è mai capitato di parlare di un film e nel momento in cui state per nominare l'attore principale il nome vi sfugge?

Fino a qualche tempo fa il nostro cervello doveva fare degli sforzi sovrumani per superare quel blocco che ci impediva di arrivare al nome.

A volte capita che non si riesca a superarlo per ore, anche giorni, fino a che improvvisamente, in un momento in cui stiamo pensando a tutt'altro, il nome arriva all'improvviso.

 E’ molto affascinante questo meccanismo della nostra memoria.

Oggi questo blocco, molte volte viene superato artificialmente e in pochi secondi... come?

Con uno smartphone.





Se prima la possibilità di cercare su internet un'informazione era un "lusso" che ci si poteva permettere solo a casa o in ufficio, ora abbiamo la possibilità di accede in ogni momento alla rete.

Questo ci permette di avere in ogni momento l'informazione che ci interessa anche se l'informazione non è immagazzinata nel nostro cervello.

Nel momento in cui anche il più ignorante può acquisire un'informazione in pochi secondi, la conoscenza didascalica, la memoria nozionistica dell'individuo perde di importanza.

Pensate a un banale quiz radio-telefonico, per esempio. Oggi la risposta esatta in qualsiasi momento può arrivare sia per conoscenza dell'individuo che con una ricerca veloce su google.

Pensate, per fare un altro esempio, all’utilizzo di Shazam o Soundhound, per scoprire “che canzone è”.  Utilizzandole sempre,  il cervello perde  l'abitudine di sforzarsi a riconoscere gli elementi peculiari di una canzone  e andare a ritrovare quegli elementi nella propria memoria, per catalogare la canzone (io infatti non le uso mai e non le ho neanche scaricate).

Quanti di voi riescono ancora a memorizzare i numeri di telefono?

Quanto ci mettete adesso a memorizzare una strada con il navigatore sempre sott'occhio?

Con il tempo ci abitueremo ad avere tutta la conoscenza del mondo sempre a portata di mano, inevitabilmente il cervello perderà l'abitudine a memorizzare nozioni, informazioni. Non avrà più importanza per noi ricordare determinate cose, perché avremo una memoria supplementare sempre pronta ad essere consultata.

Allora che fine farà la nostra memoria? Cosa succederà progressivamente a quella parte di cervello che ora viene utilizzata per immagazzinare quante più informazioni possibili?







Fino a qualche tempo fa, accedere a internet con lo smartphone era ancora abbastanza macchinoso, sia per la velocità della rete telefonica, che per i passaggi da fare. Oggi basta dire "cerca..." al nostro telefono e la risposta arriva in un attimo sulla pagina wikipedia corrispondente. Questa facilità di accesso alle informazioni è, e sarà, sempre più immediata, sempre più rapida.

E' diventato quasi più semplice e veloce reperire un'informazione su internet che nella nostra memoria, internet sta iniziando a competere in velocità con il nostro cervello e ben presto probabilmente diventerà più "veloce" della nostra memoria.

Se ci pensate bene, la situazione attuale non è molto lontana dal fantascientifico "chip" impiantato nel cervello come memoria supplementare.

Quando in futuro non ci sarà bisogno di fare nessuna azione per arrivare all'informazione via rete, ma basterà un piccolo gesto o solo il pensiero; come si svilupperà il cervello di una bambino che nascerà con questa tecnologia nativa?

Come l'evoluzione, nel tempo, modificherà le funzionalità del nostro cervello a favore di qualche altra abilità più importante nel contesto che si andrà a creare?

Questi sono quesiti a cui è difficile dare una risposta definitiva. Il cervello è un organo di difficile comprensione per i dottori e per gli scienziati, figuriamoci per un blogger qualsiasi, ma sarebbe interessante sentire delle ipotesi ipotesi a riguardo.

Sicuramente lo sviluppo della nostra mente dipenderà anche dagli aiuti tecnologici che arriveranno in altri campi, ma è veramente complicato fare una previsione. Potrebbe aumentare la capacità di calcolo, o la capacità decisionale, o lo sviluppo dei sensi, oppure, per restare in tema di fantascienza e fantasia, potremo sviluppare finalmente i tanto desiderati "superpoteri".


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